Il progetto

Progetto Sicurezza nelle Imprese Turistiche Umbre

Le imprese turistiche umbre – alberghi e somministrazione – rispondono alla crisi “investendo” in sicurezza.

A Palazzo Donini, il 21 febbraio è stato presentato il progetto pilota per l’individuazione e diffusione delle buone prassi di prevenzione e sicurezza del lavoro nel settore turistico.

Il progetto è frutto di un Protocollo d’intesa sottoscritto da:

  • INAIL di Perugia
  • Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Perugia
  • Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria
  • Centro Servizi di Perugia dell’Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria

Il progetto, che nella fase iniziale coinvolgerà 100 imprese umbre, ha l’ambizione di individuare un “modello” utile alle imprese che vogliano interpretare la cultura della sicurezza non come un obbligo, ma come un’opportunità.

È stato presentato nel corso di una conferenza stampa con la partecipazione di:

  • Alessandra Ligi, direttrice della sede INAIL di Perugia
  • Cristiana Casaioli, presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Perugia

Durante l’evento sono stati premiati due allievi del Liceo Artistico Bernardino di Betto di Perugia, Marco Zucchetta e Chiara Capitani, vincitori del concorso per la realizzazione del logo che individuerà le 100 imprese turistiche umbre partecipanti alla fase di sperimentazione.

Il logo distinguerà in futuro tutte le imprese che, adottando le buone prassi del progetto, faranno della sicurezza un elemento qualificante della propria immagine. La sicurezza sul lavoro tutela non solo ospiti e lavoratori, ma produce anche ritorni economici.

Gli investimenti in prevenzione convengono: per ogni euro speso in sicurezza, il ritorno economico stimato è di 2,2 euro. Offrire condizioni di lavoro sicure, strumenti adeguati, protezione e formazione ripaga in termini di produttività e rendimento.

Le 7 fasi del progetto

  1. Individuazione di un campione rappresentativo di circa 100 imprese.
  2. Verifica dei livelli di sicurezza nelle aziende del settore turismo, individuando eventuali criticità.
  3. Studio dei dati raccolti e proposta di misure per superare le criticità e migliorare gli standard di sicurezza.
  4. Applicazione delle procedure individuate nelle imprese del campione.
  5. Sperimentazione delle buone prassi tramite attività di informazione e formazione per datori di lavoro e dipendenti, con supporto tecnico.
  6. Valutazione dell’impatto delle attività di consulenza e formazione sulla sicurezza aziendale.
  7. Diffusione dei risultati, raccolti in una pubblicazione digitale, per promuovere il modello nel settore.

“Vogliamo diffondere un modello culturale che sia uno strumento efficace di prevenzione e sicurezza, per contenere infortuni e malattie professionali”, ha dichiarato Cristiana Casaioli, presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario di Perugia.

“La vera prevenzione è possibile solo se gli strumenti sono efficaci, semplici e condivisi da imprenditori e lavoratori.”

Tali progetti, oltre a garantire sicurezza, aumentano la professionalità dei dipendenti e migliorano la gestione organizzativa delle imprese. Il progetto pilota, una volta validato, potrà essere replicato in altri settori e regioni d’Italia.

Un altro obiettivo, come sottolineato dalla direttrice INAIL di Perugia Alessandra Ligi, è migliorare:

  • la conoscenza degli adempimenti e delle procedure INAIL,
  • la diffusione delle agevolazioni disponibili per le aziende,
  • la sensibilizzazione sul reinserimento lavorativo dei disabili.

Obiettivo finale: accrescere la consapevolezza dei rischi nei luoghi di lavoro tra lavoratori e datori, ridurre infortuni e malattie professionali, e diffondere un modello efficace per l’attuazione della prevenzione e sicurezza.

Gli Enti Bilaterali

Gli Enti Bilaterali del Terziario e del Turismo sono organismi paritetici, composti da:

  • Confcommercio Perugia
  • Federalberghi
  • Faita
  • Fiavet
  • Fipe
  • Filcams CGIL
  • Fisascat CISL
  • Uiltucs UIL

Ad oggi, circa 4.000 imprese aderiscono agli Enti nella provincia di Perugia, e oltre 750 hanno nominato i propri RLST (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale).